giovedì 13 dicembre 2012

Costruire il cambiamento con la partecipazione

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Comunicato stampaManfredonia, 13 dicembre 2012 


Costruire il cambiamento con la partecipazione 


“Insieme, per riprenderci il futuro”, è il significativo titolo dato al documento sottoscritto da un gruppo di 40 cittadini, che in questo modo intendono avviare una riflessione ed un confronto più ampi sulla attuale situazione del Paese, sulle condizioni di vita nella nostra comunità, sulla domanda di un forte rinnovamento nella azione dei partiti politici, delle organizzazioni produttive e sociali, delle Istituzioni locali. 

Per i promotori del documento, il governo Monti, pur avendo evitato all'Italia la bancarotta, ha perseguito il risanamento finanziario lasciando inalterati i privilegi delle caste e gli squilibri economici, penalizzando le condizioni di vita della gran parte dei cittadini e delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese. Esso va sicuramente superato al più presto, ma non per tornare indietro e riconsegnare il Paese a chi lo ha affossato, bensì per mettere al centro dell’attività di governo le persone, la giustizia sociale, la democrazia. 

Alla caduta della Prima Repubblica con “tangentopoli” ha fatto seguito il fallimento della classe politica e dirigente degli ultimi 20 anni. C'è bisogno di riformare ed innovare radicalmente i partiti, le forze sociali, le Istituzioni, affinché diventino luoghi democratici ispirati essenzialmente da volontariato e passione ideale, case di vetro e palestre di confronto vero, aventi come fine unico il bene comune e non il tornaconto personale di chi ottiene il mandato di rappresentare i cittadini. 

La drammatica crisi economica ha messo in luce in modo impietoso l'inadeguatezza del nostro “sistema Paese” e delle sue articolazioni nel territorio. 

Nel merito delle cose da fare con urgenza per migliorare le condizioni di vita ci sono le azioni per creare e tutelare il lavoro, soprattutto per i giovani; inoltre va ricostruito un welfare universalistico che riconosca i diritti di cittadinanza, riduca le disuguaglianze, promuova l'inclusione e l'invecchiamento attivo; la cura della salute va garantita tutelandola dal malaffare e dai tagli indiscriminati, rendendo funzionali i servizi territoriali; l'istruzione pubblica e l'Università devono costituire nodi nevralgici per qualificare il mercato del lavoro, incentivare le nuove tecnologie, valorizzare le competenze ed il merito. 

E' indispensabile realizzare una vera politica industriale e produttiva che rafforzi i settori strategici per la nostra economia; ineludibile priorità è la riduzione della pressione fiscale sul costo del lavoro e sulle famiglie, parimenti alla lotta dura all'evasione fiscale e alla razionalizzazione della spesa pubblica. 

Le politiche del territorio in Capitanata e nella nostra città devono salvaguardare e valorizzare il patrimonio ambientale, archeologico e paesaggistico, rilanciare la vocazione turistica e le potenzialità del mare, promuovere le nostre produzioni agro-alimentari di eccellenza, la collocazione geografica strategica ai fini delle politiche di mobilità, l'importante presenza di aree funzionali per gli insediamenti produttivi. 

“Tutti noi intendiamo contribuire a costruire fattivamente il cambiamento necessario”, continua il documento. E' importante che lo facciano anche tanti altri, giovani in primo luogo, mettendo a valore le proprie idee nelle forme organizzative più coerenti con i principi della democrazia e della partecipazione. 

Il documento, al quale i cittadini potranno aderire, sarà diffuso con idonee iniziative pubbliche e presentato entro le prossime settimane in un confronto aperto alla città. 

E' possibile leggere il testo integrale del documento e condividerlo anche consultando su internet il blog di Città Dinamica: “cittadinamica.blogspot.it” e scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: “cittadinamica@gmail.com”.

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